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La Vedova Bianca

“Il target di questo show e di altre decine di programmi simili trasmessi da questa stessa rete è uno solo: la frustrazione dello spettatore. L’alienazione mentale di decerebrati che sognano di diventare famosi per passare le proprie serate nei privè di qualche locale esclusivo. L’insoddisfazione di casalinghe represse che vorrebbero vedere la loro pastasciutta elogiata da uno chef a 6 stelle. Il disperato desiderio di rivalsa provato da chiunque sia convinto di saper fare qualcosa, qualsiasi cosa, meglio di qualcun altro. Ovvero, tutti.”

Collana: BD Next
formato: 15 x 21
pagine: 152
data pubblicazione: 20 novembre 2019
ISBN: 978-88-32758-05-4
prezzo: € 15,00

La programmazione autunnale del network prevede un nuovo reality,
con aspiranti autori di fumetti come concorrenti.
La spietata Presidenta del canale TV si aspetta di collezionare
un buon numero di casi umani, per nutrire l’attenzione del pubblico,
ma niente andrà secondo i suoi piani…

 

 

La Vedova Bianca ha avuto una genesi abbastanza travagliata.
L’idea centrale – quella della parodia dei reality show dedicati alle categorie più improbabili – risale al 2015, poco dopo l’uscita del mio primo libro La Sai a Mammeta?. Avendo scelto come concorrenti/vittime designate i fumettisti, a partire da me stessa, è stata una conseguenza abbastanza naturale decidere di inserire in qualche modo nella storia il personaggio della Fatina Che Dispensa Felicità a.k.a. Soppressata Calabrese, una sorta di mio alter ego politicamente scorretto e tendenzialmente omicida che già dal 2012 era protagonista, insieme alla gatta Kazzimma, di una serie di vignette un po’ caustiche e molto splatter: i miei venticinque lettori manzoniani si sono affezionati quanto me a questa tenerissima e spietata fatina rosa e alla sua truce controparte felina, che quindi si sono decisamente meritate una promozione da “striscia estemporanea” a personaggi con una propria identità e una storia tutta loro alle spalle.
Mi serviva, per l’appunto, una storia: più facile a dirsi che a scriversi, e infatti ho lasciato sedimentare le idee in un piccolissimo cassetto della mia testa confusa per qualche anno prima di riuscire a dar loro forma impedendo che mi uccidessero nel sonno.

Nella primavera del 2017 ho finalmente buttato giù una prima stesura della storia e cominciato a scrivere e disegnare le tavole del capitolo introduttivo, pubblicandone una a settimana sui miei social per qualche mese (le trovate tutte qui, ad imperitura memoria); a quel punto ho deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e ho raccolto tutto il materiale in un piccolo albo, La Vedova Bianca – part I, che ho presentato come autoproduzione al Napoli Comicon 2018 e poi portato in giro all’ARFestival di Roma e allo ZAPP! di Pescara, vendendo quasi 300 copie tra fiere e shop online e divertendomi tantissimo (cnfr. foto a destra che ritrae l’artista nell’esercizio delle sue funzioni dopo una serata di bagordi). Durante il Comicon sono stata avvicinata dai loschi figuri di Edizioni BD, che hanno espresso interesse per il progetto e deciso di adottare in blocco fatina, gatta e autrice: dopo mesi di lavoro matto e revisioni disperatissime inframezzate da una gravidanza scoppiettante il libro è stato presentato in anteprima al Lucca Comics 2019 (siete mai stati 3 giorni al Lucca Comics senza potervi ubriacare?) per poi vedere la luce in tutte le librerie alla fine di novembre (e farmi guadagnare, nel settembre successivo, un’inaspettata nomination al Premio Boscarato 2020 come autrice rivelazione dell’anno).

Agli inizi del 2020 – in concomitanza con quello che sarebbe dovuto essere l’inizio di un trionfale tour di presentazione urbi et orbi – io ho fatto una figlia e uno stronzo in Cina ha mangiato un pipistrello crudo, due eventi non correlati le cui conseguenze mi hanno costretto a rimandare, tra le altre cose, anche la promozione del libro. Qualcuno potrebbe tirare in ballo la legge di Murphy, ma a chi ha letto La Vedova Bianca basta fissare per qualche secondo il ghigno di Soppressata per farsi suggestionare dal pensiero che forse la nostra deliziosa amichetta alata potrebbe averci messo lo zampino.* Recupereremo.**

*E’ humor nero, serve a non bestemmiare
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